mercoledì 26 novembre 2008

L'Algeria commette un errore molto grave con il suo atteggiamento riguardo alla questione del Sahara






L'algeria commette un errore molto grave con il suo attaggiamento riguardo alla questione del Sahara
24/11/2008



L'Algeria commette un errore molto grave con il suo atteggiamento riguardo alla questione del Sahara, ha affermato il presidente del senato belga, il sig. Amand de Decker.



" " È completamente danno di constatare che per l'atteggiamento del governo algerino" " la questione del Sahara non conosce sempre d'uscita, ha indicato venerdì allora di una riunione con giornalisti.


È così danno di vedere che " " il Marocco non ha preso il suo appena e legittima posto nell'ambito dell'Unione africana a causa di questa questione" " , ha aggiunto, qualificando questa situazione di " " inaccettabile" ".



Il presidente del senato belga ha salutato a questo proposito " " le iniziative che sono state prese dal Marocco al livello delle Nazioni Unite " " , sottolineando che il Belgio sostiene la diplomazia marocchina in quest'importante questione.



Il Sig. de Decker, d'altra parte, ha salutato gli sforzi fatti dal Marocco in vari settori, come pure i progressi compiuti e che sono ritenuti al loro valore giusto dall'Unione europea che viene di accordare al regno uno statuto avanzato.



Il Marocco, ha sottolineato, è il paese più la tasca dell'Europa in termini di cooperazione, d'apertura e di partecipazione al progresso dell'insieme della regione e gioca " " un ruolo importante nel ravvicinamento tra i popoli, attraverso la promozione del dialogo delle culture e la lotta contro l'intolleranza" ".



Il presidente del senato belga ha chiamato, a questo proposito, a collegare tutte le forze dell'insieme dei paesi del Mediterraneo per il trionfo di questi valori.



" " Viviamo tutti attorno al nostro mare comune, il Mediterraneo, abbiamo una grande parte della nostra cultura che ci è completamente comune, noi dobbiamo fare una forza per costruire un mondo euro-mediterraneo prospero" " , ha concluso.



















Fonti:



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giovedì 13 novembre 2008

L'iniziativa marocchina d'autonomia, al centro di una riunione al Parlamento francese










L'iniziativa marocchina d'autonomia, al centro di una riunione al Parlamento francese

13/11/2008

L'Iniziativa marocchina d'autonomia al Sahara è stata, mercoledì, al centro di un'intervista tra una delegazione della Federazione internazionale per l'autonomia al Sahara (FIAS) ed il vicepresidente del gruppo socialista all'Assemblea nazionale francese, incaricato delle questioni internazionali, il sig. François Loncle.

In una dichiarazione alla MAP, all'uscita di questa intervista, il Presidente della FIAS, il sig. Mohamed Zitouni, ha segnalato che questa riunione è stata l'occasione di mettere in evidenza l' approccio democratico, partecipe ed incluso dell'iniziativa marocchina d'autonomia.

Quest'iniziativa, ha sottolineato, " apre la via ad un ravvicinamento tra il Marocco e l'Algeria, due pilastri del Magreb, e permette loro di svolgere un ruolo importante nell'ambito dell'Unione per il Mediterraneo e di fare fronte alle pesti del terrorismo e dell'emigrazione illegale".

Da parte sua il sig. Loncle ha messo in evidenza l'interesse di l'Iniziativa marocchina d'autonomia, tanto più che interviene dopo il fallimento del piano Baker, che aggiunge che occorre aprire prospettive del futuro per la regione.

" Innegabilmente, ha sollevato, c'è una posizione marocchina che si è mossa" , sottolineando che per una questione " quindi cruciale" che quella del Sahara " occorre che tutte le parti siano d'accordo e che ciascuna faccia un passo verso l'altra".








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martedì 28 ottobre 2008

La Guinea ribadisce il suo sostegno senza riserva al Marocco sul Shara Conakry











La Guinea ribadisce il suo sostegno senza riserva al Marocco sul Shara Conakry
09/10/2008


La Guinea ha ribadito il suo sostegno senza riserva al Marocco per la preservazione della sua integrità territoriale ed il suo appoggio totale alla proposta d'autonomia per Sahara.




Allora di interviste venerdì a Conakry con il ministro di Stato, il sig. Mohamed El Yazghi, Primo ministro guineano, Ahmed Tidiane Souaré, ed il ministro degli esteri, Amadou Lamarana Diallo, ha ribadito la posizione tradizionale della Guinea sul Sahara marocchino, ed il loro sostegno al piano d'autonomia presentato dal Marocco per trovare una soluzione appena e definitiva a questa vertenza nel quadro del rispetto rigoroso della sua sovranità sulle sue province del sud.

Hanno anche espresso la loro valutazione positiva degli sforzi fatti dal segretario generale dell'ONU per raggiungere una soluzione negoziata e reciprocamente accettabile alla questione.

Le due personalità guineane si sono rallegrate per la solidarietà storica del Marocco con la Guinea, attraverso in particolare le borse di studi accordati agli studenti ed i corsi di formazione o di perfezionamento dispensati al personale dell'amministrazione pubblica guineana.

Hanno ribadito la disposizione permanente del governo guineano da intensificare e rafforzare le relazioni di cooperazione con il Marocco, in particolare sui piani economici e commerciali.

Il ministro di Stato, che ha rappresentato SM Re Mohammed VI alle celebrazioni del cinquantenaire dell'indipendenza della Guinea, ha porto ai suoi interlocutori gli auguri sinceri per quest'anniversario, che ricordano i legami d'amicizia che esistevano tra fuoco SM Mohammed V e fuoco SM Hassan II con il padre dell'indipendenza della Guinea, Ahmed Sékou Touré, legami che si sono rafforzati con il generale Lansana Conté, l'attuale presidente della Guinea.

giovedì 4 settembre 2008

Il sig. Khalihenna Ould Errachid intervistato, tramite telefono, dal Belgio, dal canale tele...





“L'obiettivo della nostra chiamata nel Belgio è di incontrarsi, oggi e domani, con la gente responsabile nel comitato europeo, quello è il comitato europeo esecutivo e Unione Europea, responsabile degli affari esteri in entrambe le istituzioni così come con i gruppi parlamentari nel Parlamento Europeo e con i politici ed il comitato incaricato degli affari arabi del Maghreb nel Parlamento Europeo, il comitato incaricato della nostra edizione territoriale.


Nel riassunto, avremo riunioni con gli ufficiali responsabili in questo campo, con il presidente del senato ed il Parlamento belga.

Quelle chiamate sono soltanto chiamate primarie che speriamo saremmo un riuscito inizio„.

Dichiarazione del sig. Khalihenna Ould Errachid alla stazione di radio nazionale

Hanno una grande esperienza riguardo all'applicazione di consenso reciproco come senso democratico risolvere i loro problemi.

Prepareremo un progetto di autonomia che incontrerà gli specifities marocchini e che sarà basato sull'più alto interesse del regno marocchino.

Seguiremo l'esempio di altri paesi: Il Belgio, la Spagna, la Francia, l'Italia o la Gran Bretagna e la prova per adattare il meglio di questi esempi alle funzioni ed alle istituzioni economiche, politiche, sociali si sono riferiti ad autonomia.

Senza dubbio, allora, che l'esempio belga nella soluzione del loro wih di problemi il consenso di tutti i partiti è di grande interesse per noi.

Valutazione realizzata al canale televisivo regionale di Laâyoune, dal sig. Khalihenna Ould Errachid, circa la chiamata della delegazione nel Belgio Sì, abbiamo effettuato le chiamate, al capo di una delegazione importante dal Consiglio di Consulenza reale, nel Belgio e le istituzioni europee, il comitato europeo, il Consiglio europeo e noi abbiamo incontrato le autorità belghe superiori nei partiti politici belgi se nel governo o nell'opposizione, così come nel Parlamento con i relativi due partiti, il Consiglio del Parlamento ed il senato.

Inoltre siamo stati ricevuti dagli ufficiali responsabili incaricati del Maghreb arabo e la politica straniera nel Consiglio l$europeo ed il comitato europeo ed il Parlamento Europeo.

Abbiamo discusso con tutta questa gente circa l'edizione del Sahara ed il progetto di autonomia come soluzione finale, indicante che va di pari passo con la soluzione del sindacato europeo alle edizioni regionali ed a quelle in rapporto con i gruppi regionali e che questa soluzione è conforme inoltre le norme internazionali ed alle attività del NU trovare una soluzione definita a questo problema con le trattative.

Oltre che il fatto che questo progetto assegnerà i diritti completi ai gruppi regionali con il dialogo, trattativa e di soluzione problemi pacificamente, poichè è il caso in Europa.

Abbiamo chiesto da questi partiti per incoraggiarli ed aiutare il NU nel termine della questa edizione.

La chiamata riusciva così molto poichè abbiamo chiarito e correggevamo alcune nozioni ed abbiamo ricevuto il supporto e l'incoraggiamento nel andare in avanti nell'applicazione del progetto di autonomia.




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martedì 2 settembre 2008

Lo statuto del Sig. Van Walsum come mediatore nella questione del Sahara " non è cambiato" (ONU)





Le Nazioni Unite hanno affermato venerdì che il sig. Peter Van Walsum resta il mediatore dell'ONU nella cartella del Sahara e che " il suo statuto non è cambiato".

" Lo statuto del Sig. Van Walsum non ha cambiato.

Resta l'Inviato personale del segretario generale dell'ONU e partecipa al processo di riflessione sulle prossime tape" del processo di negoziati, ha dichiarato il portavoce aggiunta del segretario generale dell'ONU, Marie Okabe, allora di contatti con la stampa a New York.

Ad una questione sugli ultimi sviluppi della questione, la signora Okabe ha segnalato che l'ONU sta dando " un po'di tempi ed una riflessione supplémentaire" prima di un prossimo round dei negoziati.

" Dopo l'ultima relazione del segretario generale dell'ONU e l'ultimo resoconto al Consiglio di sicurezza, diamo al processo un po'di tempi ed una riflessione supplementari prima di un quinto round di négociations" , ha detto, prima di aggiungere che " la data ed il luogo di un prossimo round sarnno annunciati una volta determinati".

In occasione della sua ultima relazione al Consiglio di sicurezza, il Sig. Van Walsum, ha affermato che l'opzione dell'indipendenza non né realistica né realizzabile e che il polisario deve rinunciarvi.

Nella sua risoluzione 1813, il consiglio di sicurezza ha consolidato il Sig. Van Walsum in questa visione realistica e gli ha rinnovato la sua fiducia portando il suo sostegno all'impegno assunto dal segretario generale ed il suo inviato personale di operare in vista di una soluzione alla questione del Sahara, attraverso negoziati intensi e sostanziali, animate di realismo e di spirito di compromesso.

Dal giugno 2007, delle delegazioni del Marocco, del polisario, dell'Algeria e della Mauritania hanno preso parte, a Manhasset, nei pressi di New York, a quattro round di negoziati sotto l'egida delle Nazioni Unite, conformemente alle risoluzioni 1754 del 30 aprile e 1783 del 31 ottobre 2007 del consiglio di sicurezza.

All'uscita del quarto round, le parti si sono impegnate a proseguire i negoziati ad una data da determinare di un comune accordo.










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mercoledì 14 maggio 2008

Giornale panamiano: la proposta marocchina d'autonomia ha impegnato una dinamica come





L'iniziativa marocchina di accordare un'ampia autonomia alle province sahariane ha impegnato una dinamica come "alternativa al vicolo cieco attuale" di questa cartella, ha sottolineato il quotidiano "Estrella di Panama".

Pur mettendo in evidenza la dinamica stampata allo sviluppo economico e sociale nella regione del Sahara, il giornale ricorda, nella sua edizione di sabato, che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione nella quale ha qualificato gli sforzi del Marocco di "serietà e credibili".

Il giornale ricorda anche la creazione del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS)"diretto da personalità sahriane", allo scopo di promuovere maggiormente uno sviluppo globale in questa parte del regno.

Il quotidiano panaméen evoca, d'altra parte, due alternative: "prolungare un dramma umanitario che soltanto è troppo durato nei campi" di Tindouf, al sud dell'Algeria, o "porre fine al conflitto, attuando la proposta d'autonomia marocchina".

A proposito della minaccia brandita dai "separatisti" di riprendere le armi, che "contraddicesse i principi del negoziato", il giornale sottolinea che "effettivamente, è l'Algeria che ha l'ultima parola in questa vertenza come principale aiuto finanziario e logistico del Polisario".

"Estrella di Panama" ricorda, d'altra parte, l'esistenza di un "dramma umanitario", evocando la situazione delle popolazioni sequestrate nei campi di Tindouf, la cui vita "sembra essere solidificata nel tempo".

"Le giovani generazioni sono confrontate ad ulteriore precarietà ed al più grande disperazione", deplora la pubblicazione, aggiungendo che numerosi, fra quelli che sono sopravvissuti alla realtà della vita nei campi, hanno preferito riacquistare il Marocco o raggiungere i paesi vicini o l'Europa.

In compenso, prosegue il quotidiano, "la maggioranza dei capi delle tribù sahraouies non ha lasciato la regione, al sud del Marocco, dove sono pilota di una realtà ben diversa da quella che prevale nei campi", sottolineando che gli abitanti delle province del Sud sono rappresentati da eletti a livelli comunale, provinciale ed al Parlamento.

I capi delle tribù sostengono l'iniziativa marocchina d'autonomia perché "garantisce i diritti politici, economici, sociali e culturali, nel quadro della legalità internazionale" ed "accusano l'Algeria di trattenere, contro il loro gradimento, i loro parenti e di privarli del benessere economico e sociale di cui usufruiscono in Marocco", sottolinea il giornale.

Il quotidiano panaméen si fa portavoce, d'altra parte, della preoccupazione della Comunità internazionale dei problemi di sicurezza nella regione e ciò, scrive, "bene prima che Al Qaeda annunci l'unificazione del suo ordine terroristico" a Sahel.

"Oltre alle basi terroristiche", prosegue : questa situazione verrebbe anche a rafforzare il contrabbando, l'immigrazione clandestina, il traffico degli esseri umani, di droghe e di armi.

Il giornale ricorda che la maggior parte dei paesi latino-americani, africani ed asiatici "perora per una soluzione politica alla vertenza" del Sahara e che, in una "dimostrazione di neutralità nel processo di negoziato", optano per il gelo o il ritiro del loro riconoscimento di "rasd", nel momento in cui l'Europa e gli Stati Uniti "si sono dichiarati a favore" iniziativa marocchina.

martedì 13 maggio 2008

Sahara: La parte popolare spagnola considera che non ci sono contraddizioni tra le relazioni dei ...






La parte popolare spagnola (PP) considera che non ci sono contraddizioni tra le relazioni del segretario generale dell'ONU, il sig. Ban Ki-moon, e del suo inviato personale per Sahara, il sig. Peter Van Walsum.


"Non credo realmente che ci siano contraddizioni." Al contrario, l'inviato personale è stato scelto e nominato dal segretario generale stesso.

È qualcuno che rappresenta l'opinione e la posizione ufficiale e generale delle Nazioni Unite ", ha dichiarato, giovedì alla MAP, il sig. Gustavo de Aristegui, portavoce affari esteri del PP.

" Nella sua ultima relazione al Consiglio di sicurezza sulla questione del Sahara, il sig. Ban Ki-moon aveva chiamato le parti al realismo ed al compromesso, ritenendo che il rafforzamento del statu quo non può costituire l'uscita del processo in corso.

Il Sig. Peter Van Walsum, ha da parte sua dichiarato, lunedì dinanzi al Consiglio di sicurezza, che "l'indipendenza del Sahara occidentale non è un'opzione realistica", che chiama il quindici a raccomandare la prosecuzione dei negoziati considerando la realtà politica e della legalità internazionale, ricorda.

Il Sig. De Aristegui ha segnalato che le dichiarazioni del sig. Peter Van Walsum dinanzi al Consiglio di sicurezza partecipano di un "approccio allontanato dei massimalismi".

"la posizione della Spagna e certamente quella della parte popolare è sempre stata chiara" sulla questione del Sahara, ha richiamato il sig. De Aristegui.

"Abbiamo sempre desiderato una soluzione del conflitto del Sahara basata sul diritto internazionale e la garanzia delle Nazioni Unite, che sia accettabile con le due parti e distante dai massimalismi", ha spiegato.

Per lui, le dichiarazioni Van di Walsum si iscrivono "chiaramente ed ovviamente in questo quadro".

"Se le Nazioni Unite stanno adottando un approccio ed un'analisi in quel senso, è ovvio che gli Stati membri, la Spagna tra l'altro, devono rispettare in modo molto chiaro e molto netto le decisioni prese dall'ONU", ha aggiunto il sig. De Aristegui, che fa osservare che la posizione adottata dal segretario generale ed il suo inviato personale si iscrive in questo senso.

mercoledì 30 aprile 2008

Sahara l'alto consigliere del presidente colombiano qualifica come "seria e credibile" la proposta marocchina






Il sig. José Obdulio Gaviria Velez, alto consigliere del capo dello Stato colombiano, ha qualificato, martedì a Rabat, come "seria e credibile" la proposta marocchina di accordare un'autonomia alle province del sud del regno.



Il progetto d'autonomia presentato dal Marocco per risolvere la questione del Sahara "è serio e credibile e beneficia dell'appoggio della Comunità internazionale", ha dichiarato alla stampa, il sig. Gaviria Velez, al termine di un'intervista con il ministro degli esteri e della cooperazione, M.Taieb Fassi Fihri.


Il Sig. Gaviria Velez ha fatto osservare che il suo paese perora per la risoluzione dei conflitti attraverso "l'intesa e le vie pacifiche".


D'altra parte, ha segnalato che la sua riunione con il sig. Fassi Fihri è stata proficua ed ha riguardato i mezzi per rafforzare le relazioni bilaterali, come pure argomenti d'interesse comune.


Il responsabile colombiano è in visita al Marocco per partecipare alla prima tribuna dei mercati emergenti dell'Africa (Rabat, 7-8-9 aprile) ed ai festeggiamenti che celebrano il 12esimo anniversario della fondazione della città di Fès.



Fonti:

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lunedì 25 febbraio 2008

Intervista del Presidente del CORCAS per il quotidiano “Attajdid”
28/08/2007


Il presidente del Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara (CORCAS), il sig. Khalihenna Ould Errachid, ha affermato, in un’intervista pubblicata il 19 giugno dal quotidiano “Attajdid”, che gli ultimi avvenimenti nei campi di Tindouf (Sud dell’Algeria), sono la prova che “la popolazione (sahrawi) desidera ritornare alla sua patria ed aspira ad una soluzione rapida di questo conflitto artificioso”.




Il presidente del Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara (CORCAS), il sig. Khalihenna Ould Errachid, ha affermato, in un’intervista pubblicata il 19 giugno dal quotidiano “Attajdid”, che gli ultimi avvenimenti nei campi di Tindouf (Sud dell’Algeria), sono la prova che “la popolazione (sahrawi) desidera ritornare alla sua patria ed aspira ad una soluzione rapida di questo conflitto artificioso”.

Il sig. Khalihenna Ould Errachid ha indicato che questi avvenimenti pericolosi provano la debolezza del Fronte Polisario, che non è pronto all’apertura, facendo notare il desiderio della popolazione di lasciare Lahmada.

“Gli ultimi avvenimenti sono pericolosi e costituiscono una violazione flagrante dei diritti dell’Uomo”, ha affermato, ricordando che “il Polisario ha tagliato tutte le comunicazioni telefoniche per un certo periodo, ed ha dissimulato alcuni dati con il fine di non far filtrare alcuna informazione verso l’estero”.

Il presidente del CORCAS ha dichiarato a questo proposito che, a partire da adesso, non sarà più possibile dissimulare la verità, visto che la popolazione desidera mettere fine alla situazione attuale e vuole una risoluzione rapida della questione.

“La soluzione di questo conflitto artificioso risiede nel progetto di autonomia, soluzione democratica che accontenta tutte le parti”, ha detto precisando che tutte le personalità che ha incontrato durante la sua tournée all’estero in compagnia dei membri del CORCAS sono state comprensive nei confronti del progetto di autonomia ed hanno riconosciuto il CORCAS come interlocutore credibile”.

Per quanto riguarda la posizione di Algeri nei confronti di questo conflitto inventato di sana pianta, il sig. Khalihenna Ould Errachid ha sottolineato che l’Algeria si deve ritirare in una maniera “onorevole” da questo affare, aggiungendo che “noi ci rivolgiamo all’Algeria con un discorso di riconciliazione” fondato sulle dichiarazioni di uno “Stato vicino e fratello del Marocco che afferma di non essere coinvolto in questo affare”.

“La questione del Sahara è un problema marocchino interno che ha preso delle dimensioni internazionali per delle ragioni conosciute”, ha sottolineato.









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